Mi viene spesso chiesto di spiegare che cosa sono i libri-gioco,
ma devo ammettere che non sono mai riuscita a darne una definizione sintetica e convincente anche per me.
Progettati per i bambini e per essere fabbricati con le macchine, sono oggetti di confine tra libro e gioco.
Penso che la loro caratteristica sia che il cartone con cui sono fatti non abbia la funzione di semplice supporto su cui stampare parole e immagini, ma sia una struttura a più dimensioni dove la forma stessa comunica messaggi conoscitivi ed emozionali.
La lettura dei libri-gioco è una lettura da fare con tutti i sensi: un racconto da leggere e da esplorare con gli occhi, con le mani
e con tutto il corpo.
Penso che i libri-gioco siano insieme contenitore e contenuto.
Penso che libro e gioco siano due parole che stanno bene insieme e che abbiano molte cose da dirsi.
Ma non so se, dopo quarant’anni che ci provo, sono riuscita a chiarire e sintetizzare il mio pensiero sui libri-gioco.
Oltretutto, come dice Bruno Munari, “pensare confonde le idee”.
LOREDANA FARINA